domenica 17 febbraio 2008

lunedì 11 febbraio 2008

il punto e la domanda

La ricerca presso l'Archivio di Stato sta fornendo i primi elementi rilevanti, mentre è stata operata una ricognizione sommaria della documentazione amministrativa presso il Commissariato Demani e Usi Civici.
Si è invece incontrato l'ostacolo dell'apparato amministrativo del Comune di L'Aquila, detentore di gran parte delle informazioni rilevanti.
Limitatamente all'accesso alla documentazione relativa all'attività estrattiva, è stato interessato il Difensore Civico comunale, la cui decisione è attesa entro la fine del mese.

Solo l'interlocuzione con gli organi politici potrà però chiarire l'indirizzo del Comune rispetto alla problematica degli impatti dell'attività estrattiva ed al più ampio processo di Rinascita.
In questo senso il Comitato solleciterà nei prossimi giorni l'Assessore comunale alla Partecipazione.
La stampa locale non ha dato sinora particolare rilievo all'iniziativa del Comitato, che ha invece trovato un certo riscontro sul web: i comunicati del 3 dicembre e del 1° febbraio sono stati ampiamente pubblicati sul quotidiano www.primadanoi.it dove sono stati letti 475 volte.
Nel territorio sono stati presi contatti con il circolo aquilano di Lega Ambiente, con il Comitato Salviamo La Valle, sorto nella vicina S. Demetrio per controllare le locali destinazioni estrattive, e con il foglio Il Martello del Fucino, animatore del dibattito sulle nuove cave di Pescina (la già cara Fontamara).
In questo contesto appare un segno positivo la posizione assunta dall'impresa privata concessionaria della cava.
Va precisato che, almeno per le terre civiche, gli interessi dell'imprenditore privato sono subordinati all'interesse della comunità d'incolato, che non può di certo espropriarsi per attività estrattive.
Rimane l'apertura di dialogo cui bisogna fornire una risposta.
La scelta della risposta ha carattere strategico per il processo di Rinascita.
Per compierla il Comitato intende promuovere la partecipazione alla decisione di una più ampia comunità elettiva di simpatizzanti e sostenitori, estendendo la consultazione al di là dei 58 sottoscrittori originari.
Per questo ti invito a rispondere al sondaggio proposto.


domenica 10 febbraio 2008

la lettera di Zugaro


Ho preso visione delle osservazioni da Voi proposte avverso il mutamento di destinazione di alcuni terreni ricompresi nella Frazione di Pescomaggiore e Vi informo che ho già proceduto a presentare controdeduzioni.
Dunque in relazione all'aspetto amministrativo e procedimentale ognuno di noi ha evidenziato al Comune i propri interessi , perché possa decidere in merito.
Ritengo — però — che tale aspetto non possa esaurire la discussione in quanto è mia convinzione Che tra le ragioni aziendali e produttive e la salvaguardia dell'ambiente non debba necessariamente sussistere scontro da concludersi con la vittoria di un solo.
Questa possibilità di convivenza tra queste due diverse ragioni è affidata alla comprensione delle diverse esigenze e , quindi, al dialogo.
Io, nella mia veste di imprenditore , sono favorevole ad iniziare tale dialogo e, per questo, Vi richiedo un incontro.
Colgo l'occasione per inviare i miei saluti ed auguri.

chiarezza sulle cave / 2

COMUNICATO
Chiarezza sulle cave a Pescomaggiore – parte seconda
Il Comitato si rivolge al Difensore Civico
Pescomaggiore, 1 febbraio '08.
Il Comitato per la Rinascita di Pescomaggiore nel mese di dicembre ha depositato, presso il Settore Ambiente del Comune di L’Aquila, proprie osservazioni in opposizione all'ennesimo mutamento di destinazione di terre civiche di Pescomaggiore per concederle ad attività estrattiva senza la minima valutazione dei costi e dei benefici per la collettività.
Nell’occasione ha richiesto al medesimo ufficio comunale l’accesso ai documenti amministrativi relativi all’attività estrattiva in esercizio ed in particolare agli ampliamenti progressivi succedutisi nel corso dell’ultimo decennio.
Un passaggio indispensabile per l’avvio di un processo cognitivo e valutativo condiviso sulla realtà estrattiva e sui pro ed i contro della sua prosecuzione.
Eppure il competente Settore non solo non ha assentito l’accesso, ma nemmeno ha ritenuto di formulare le proprie ragioni, rimanendo per sessanta giorni in un silenzio imbarazzante.
Se si ricorda anche che la scelta dell’avvio del procedimento di mutamento di destinazione di terre civiche frazionali è, in assenza di un’apposita Amministrazione Separata, di esclusiva competenza e volontà comunale, allora l’imbarazzo si trasforma in inquietudine.
Non trovando da solo un’esaustiva ragione, il Comitato si è rivolto in data odierna al Difensore Civico per ottenere l’accesso alla documentazione amministrativa ed ha interessato della vicenda la competente Procura della Repubblica. Nell’attesa degli esiti il Comitato procederà nell’acquisizione di informazioni utili presso le altre autorità competenti.

chiarezza sulle cave a Pescomaggiore

COMUNICATO
chiarezza sulle cave a Pescomaggiore
Pescomaggiore, 3 dicembre '07.
Il Comitato per la Rinascita di Pescomaggiore, costituitosi nel settembre scorso, ha presentato ai sensi dell'art. 6 L.R. 25/88, le proprie osservazioni avverse all'ennesimo mutamento di destinazione di terre civiche di Pescomaggiore ad attività estrattiva.
Si tratta di interventi definiti “accessori” all'attività già in essere ed a quella programmata, ma che risultano “sospetti”.
Una delle critiche mosse è proprio quella che lo “spezzettamento” nell'esame dei mutamenti di destinazione configura una mancanza di trasparenza e l'impossibilità di oggettive valutazioni rispetto ad un progetto di sfruttamento unitario su cui sinora non è stata svolta alcuna valutazione di impatto.
Il Comitato ricorda che l'attività estrattiva avrebbe dovuto cessare fin dal 2006, con il rispristino ambientale dei luoghi, mentre per ampliamenti progressivi l'attività rimarrà in esercizio fin oltre il 2020, pregiudicando ogni altra ipotesi di sviluppo dell'abitato, già escluso dal Parco per esigenze militari.
Nella decisione dello sviluppo dell'area la comunità di Pescomaggiore è stata privata di informazioni e di voce, sebbene la legge consenta un mutamento di destinazione di terre civiche solo ove rappresenti un reale beneficio per la generalità degli abitanti.
Questi abitanti, che a Pescomaggiore sono 40 e nell'estate salgono a circa il triplo, sono tutti indistintamente soggetti ai rilevanti impatti negativi dell'attività estrattiva, sia per la notevole pericolosità della viabilità di accesso alla frazione (la S.P. N° 103) che per l'inefficiente abbattimento in sito delle polveri di escavazione e lavorazione che invadono la strada, i terreni circostanti e lo stesso abitato, con riduzione dei valori immobiliari e menomazione delle potenzialità di sviluppo turistico, anche per l'indiscutibile disvalore visivo costituito dalla demolizione di un'intera montagna con definitiva alterazione del paesaggio.
É giunto il momento di fare chiarezza sul presente e sul futuro delle attività estrattive nell'area, così come sulla gestione delle connesse risorse finanziarie: le terre civiche devono concedersi ad un valore che partendo da quello di mercato incameri anche quello d'uso collettivo ed i proventi devono destinarsi ad investimenti nell'interesse della frazione, meglio se nel dominio collettivo civico.Per cominciare il Comitato ha suggerito l'esigenza di un controllo ispettivo sull'attività in essere per come ad oggi svolta, con verifica dell'attuale condizione del fronte di cava rispetto all'area autorizzata, ed un riesame della complessiva prospettiva dell'attività estrattiva nell'area.

venerdì 1 febbraio 2008

la notizia sulla stampa locale


la nascita

COMUNICATO

Pescomaggiore, 28 settembre '07.

Si è costituito nei giorni scorsi il Comitato per la Rinascita di Pescomaggiore.
Nato dalla spontanea iniziativa di residenti, oriundi e proprietari di immobili.
Si pone finalità di utilità generale di promozione sociale, culturale, ambientale ed economica dell’abitato di Pescomaggiore e del territorio circostante la piccola frazione (oggi appena 40 residenti) del Comune di L'Aquila.
Si fonda su una lettura “aperta” della comunità frazionale, inclusiva degli oriundi emigrati, dei proprietari o possessori di immobili, come dei lavoratori nel territorio frazionale.
Il miglioramento della qualità della vita e lo sviluppo umano nella comunità verranno perseguiti mediante
attività

di recupero e valorizzazione del patrimonio storico-culturale del centro abitato, del paesaggio e dell’ambiente;

di promozione delle attività agricole tradizionali e del turismo sostenibile;

di vigilanza sulla gestione dei beni e delle risorse, ambientali e finanziari, comunitari;

di tutela dei diritti civili, individuali e collettivi, dei compaesani nonché degli interessi collettivi e diffusi riferibili alla comunità materiale e spirituale della frazione di Pescomaggiore.

Le azioni prioritarie del Comitato per il primo anno saranno:
1) verifica dell'impatto dell'attività estrattiva nelle località Forma, Serra e Valle Carbonara;
2) partecipazione alla pianificazione ed agli interventi pubblici di interesse della frazione;
3) inventario del patrimonio ambientale e storico-culturale e del demanio universale;

Il Comitato non gode di sovvenzioni pubbliche, opera con lavoro volontario e non persegue finalità di lucro.

Informazioni personali

COMITATO PER LA RINASCITA DI PESCOMAGGIORE c.f. 93041270666 L.go L. Tenco, MAP – fraz. Pescomaggiore – 67100 L'AQUILA sede provvisoria